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"Ruska, i colori dell'autunno"
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Un viaggio nel grande Nord verso gli ultimi spazi di terra selvaggia rimasti sul suolo europeo, per ammirarli vestiti dei fantastici colori dell’autunno, durante la ruska, la stagione del foliage. Un percorso attraverso l’intera Finlandia, da sud a nord, dalla capitale Helsinki e dalle vivaci cittadine della costa meridionale, alla regione dei grandi laghi, alla scoperta di storici manieri e di vasti parchi naturali; alla Lapponia la regione più settentrionale della Finlandia, terra natia del popolo Sami. Una terra dalla bellezza sorprendente, dove la tundra si alterna tra una miriade di piccoli laghi e di corsi d’acqua, a distese boscose di betulle e di salici nani, terreno di pascolo per le renne che incessantemente vagano per territori di una vastità sconcertante.
Lunedì 21 agosto - In una mattinata calda ed assolata lasciamo Borgosesia per iniziare il lungo trasferimento verso le mete di questo nuovo viaggio: la Lapponia finlandese ed il Finnmark norvegese. A mezzogiorno, oltrepassato il valico di frontiera di Cannobio entriamo in Svizzera, la prima delle nazioni che andremo ad attraversare per raggiungere Helsinki. Acquistata la vignetta autostradale ci dirigiamo verso Locarno per affrontare la salita al passo del San Bernardino ed attraversare il cantone dei Grigioni; oltrepassiamo Chur, costeggiamo il vicino Liechtenstein e ci dirigiamo verso il lago di Costanza. Utilizzando per un breve tratto in territorio austriaco la viabilità ordinaria, oltrepassiamo Bregenz; ora ci attende la Germania e le trafficate autostrade del Baden-Wurttemberg.
Martedì 22 agosto - Lasciata di buon ora l’area camper di Ansbach situata nelle immediate vicinanze dello svincolo autostradale, riprendiamo il nostro viaggio rientrando nella già congestionata A6. A causa dell’intenso traffico mattutino che ci accompagnerà fin oltre Norimberga, decidiamo di percorrere un tratto della strada statale 2 alla ricerca di un distributore per il rifornimento di gasolio che troviamo a Creussen, grazioso villaggio di campagna e di rientrare nuovamente in autostrada a Bayreuth per attraversare quella che nel secolo scorso era la Germania dell'Est. Oltrepassata Dresda e la frontiera polacca proseguiamo per un breve tratto utilizzando l'autostrada S8 che si snoda attraverso le piacevoli aree collinari e boschive dei monti Metalliferi per proseguire successivamente lungo la statale 94 e raggiungere così la città di Wroclaw che visiteremo durante il viaggio di ritorno.
Mercoledì 23 agosto - Lasciamo la bella Wroclaw (Breslavia) ed allo svincolo di Oslenica riprendiamo l’autostrada S8 che percorriamo fino a Lodz; un tratto sulla S12 e poi nuovamente sulla S8 che percorriamo fino a Varsavia, arrivandovi sul mezzogiorno in un orario di grande traffico. Incolonnati in una interminabile coda percorriamo il tratto che funge da tangenziale della capitale e solo dopo aver lasciato la periferia della città possiamo proseguire spediti verso le cittadine di Zambrow e di Lomza, che raggiungiamo percorrendo trafficate strade locali essendo l’autostrada tuttora in costruzione. Lasciataci alle spalle anche Suwalki, puntiamo al valico di frontiera tra Polonia e Lituania, di Podwojponie. Vi giungiamo che è ormai sera, anche a causa del cambio di fuso orario che ci fa perdere un’ora. Un breve tratto su strada nazionale, a cui ne fa seguito uno interessato da continui cantieri per la costruzione della nuova autostrada che ritroviamo terminata solamente alle porte della città, e finalmente giungiamo a Kaunas, nostra meta odierna, dove ci fermiamo per la notte.
Giovedì 24 agosto - Sotto un fitta pioggerellina, lasciamo il centralissimo parcheggio del castello di Kaunas, già visitato nel 2020 in occasione del viaggio nelle Repubbliche Baltiche, per affrontare l’ultima giornata di trasferimento verso la Scandinavia. Un breve tratto in autostrada ed eccoci a viaggiare sulla rete viaria ordinaria, una costante da qui in avanti non essendoci nei tre Stati Baltici una rete autostradale, eccezion fatta per un breve tratto poco prima di Tallinn. Percorriamo pertanto la trafficata nazionale E67 utilizzata da una infinità di autotreni provenienti anche da Lettonia ed Estonia. Noi proseguiamo verso nord; oltrepassiamo Panevezys, la frontiera lettone, le cittadine di Bauska, Saulkrasti ed Ainazi, la frontiera estone, la città di Parnu e dopo un breve, ultimo tratto di una trentina di chilometri in autostrada, arriviamo a Tallinn. Attraversiamo la città, dove sono in corso importanti lavori stradali e finalmente raggiungiamo l’area portuale con i moli di imbarco delle compagnie di navigazione. Non avendo prenotazione ci dirigiamo direttamente ad uno degli ingressi in cui viene fatto il check-in della Eckero Lines; essendoci posto, veniamo imbarcati immediatamente. In meno di mezz’ora dal nostro arrivo in città, ci troviamo a bordo del traghetto pronti a lasciare il porto di Tallinn ed attraversare il golfo di Finlandia. Grazie al mare liscio come un olio alle 20.50 siamo nel porto di Helsinki. Le operazioni di sbarco sono rapidissime ma essendo ormai tardi decidiamo di non proseguire oltre; passando per il vecchio porto attraversiamo il centro città, quasi deserto, per raggiungere sulla centralissima isola di Katajanokka, un parcheggio comunale che consente una sosta gratuita di dodici ore.
Venerdì 25 agosto - Lasciamo Helsinki, che visiteremo al ritorno, per iniziare il lungo viaggio verso la Lapponia, che raggiungeremo utilizzando esclusivamente la viabilità ordinaria. Sin da subito constatiamo quanto siano frequenti i cambi di limite di velocità e soprattutto quanto sia continua e costante la presenza di radar ed autovelox posizionati ovunque. Usciamo dalla capitale percorrendo la strada 51 in direzione di Degerby per raggiungere la nostra prima meta in territorio finlandese: il borgo di Karis, dove visitiamo la chiesa di Santa Caterina, eretta nel 1470, caratterizzata da un bel interno arricchito da semplici affreschi e l’adiacente casa lignea Karjaan Iso Pappila. Percorsi pochi chilometri ci fermiamo a Fiskars, altro caratteristico borgo assai ben tenuto, i cui vecchi edifici in mattoni, un tempo occupati da fonderie e fabbriche che producevano oggetti in metallo, oggi ospitano laboratori di artisti, negozi, bar e ristoranti, sparsi in un esteso e curato parco lungo le rive del fiume. Ci spostiamo quindi a Raseborg per vedere il castello del 1475 costruito su un liscio roccione circolare per poi proseguire attraverso boschi di conifere, lungo la strada 25 e raggiungere Hanko, antico borgo marinaro, ambita meta turistica sin dal 1800 per via di una lunghissima spiaggia sabbiosa. Passeggiamo per il villaggio caratterizzato dalla presenza di numerose affascinanti vecchie ville aristocratiche russe edificate interamente in legno, buona parte delle quali oggi sono state trasformate in strutture alberghiere. Camminando per le tranquille vie della cittadina, raggiungiamo l’insenatura dove sorge l’Hangon casinò sulla cui spiaggia si trovano alcuni capanni da bagno in stile liberty, risalenti all’inizio del secolo scorso: una testimonianza della presenza in passato di un turismo d'élite.
Sabato 26 agosto - Lasciamo Hanko ed utilizzando le strade 25 e 183 ci dirigiamo al minuscolo borgo, costituito da poche case attorno ad una marina, di Mathildedal. A piedi raggiungiamo la sponda del lago e giriamo tra le vecchie abitazioni trasformate in negozi e laboratori artigianali, i cui proprietari indossati abiti dei secoli passati intrattengono i visitatori dando una dimostrazione di come venivano effettuati, all’interno del borgo, antichi mestieri quali quelli del fabbro, del cordaio o della tessitrice. Nel primo pomeriggio sotto una fastidiosa pioggerellina, per fortuna di breve durata, ci rimettiamo in cammino per effettuare un trekking all’interno del parco nazionale del Teijo. Un sentiero, il Mathildanjarvi, che si snoda fra boschi di betulle e pini lungo le sponde del lago; una piacevole camminata con belle vedute che consente di fare il periplo del lago stesso. Solo nel tardo pomeriggio lasciamo il parco e percorrendo le piacevoli strade secondarie 183 e 181 raggiungiamo, dopo aver attraversato il villaggio di Kimito, la bella chiesa medievale di Sauvo, dedicata in epoca cattolica a San Clemente. Eretta nel 1460 in pietra grigia, presenta un campanile staccato dal corpo principale, costruito solamente nel XVIII° secolo e come molte altre chiese della zona è attorniata da un grazioso cimitero.
Domenica 27 agosto - La pioggia caduta per tutta la notte purtroppo non è ancora cessata. Decidiamo di prendercela comoda in attesa che il tempo lentamente migliori ed in effetti quando ripartiamo pur essendo molto nuvoloso, non piove più. Alle 11 siamo a Turku e lasciato il camper lungo uno dei larghi viali che costeggiano le rive del fiume Aurajoki, ci muoviamo a piedi. Percorrendo il lungo fiume Itainen Rantakatu ci dirigiamo, attraversando il centro città che non ha un nucleo storico vero e proprio ma larghi viali dove palazzi d'epoca si alternano ad edifici moderni, al vecchio quartiere di Luostarinmaki oggi trasformato in museo all’aperto. E’ l’unico quartiere con le vecchie tradizionali case in legno con cortili interni rimasto intatto e sopravvissuto al grande incendio del 1827. Un’area museale che presenta abitazioni in cui sono state allestite esposizioni di oggetti e suppellettili dei secoli scorsi; numerose anche le case con arredi d’epoca in cui si svolgono rappresentazioni dei mestieri che venivano esercitati nel quartiere, ed altre in cui vengono narrate storie ed aneddoti di coloro che negli anni quelle case effettivamente le abitarono; piccoli particolari e curiosità che rendono la visita ancora più interessante. Ritornati sul lungofiume passiamo di fronte al museo Aboa Vetus e Ars Nova, dedicato prevalentemente ad autori contemporanei e nelle cui vicinanze sorge la cattedrale Uspenski. Molto grande ma spoglia, conserva nelle cappelle delle navate laterali le tombe di nobili personaggi: fra esse anche la tomba dell’unica regina di Svezia, finlandese di nascita. Ci spostiamo sulla sponda opposta del lungofiume per raggiungere il castello di Turunlinna, fortezza del 1300, che oggi ospita il museo della città e che noi vediamo dall’esterno e di fronte al quale sono ormeggiate alcune imbarcazioni che fanno parte dell’esposizione del Museo navale. Utilizzando un piccolo traghetto che gratuitamente trasporta i pedoni da una sponda all’altra, terminiamo il nostro giro tornando al camper. Ripartiamo e percorrendo la strada 181 raggiungiamo Naantali, piccolo borgo sul mare, molto curato e molto bello, con vecchie case in legno del XVIII° secolo. Giriamo per le vie del borgo, sul lungomare, nella zona del porticciolo e nel parco in cui si erge la chiesa gotica che in origine faceva parte di un monastero oggi scomparso, che però, come qui spesso capita, troviamo chiusa.
Lunedì 28 agosto - Lasciamo Naantali percorrendo strade secondarie che si dipanano tra boschi e campagna per dirigerci, dopo aver oltrepassato i villaggi di Taivassalo, Pyharanta e Reila, verso Rauma. Oltre che ben tenute e senza traffico, sono percorsi che ci offrono l’opportunità di ammirare panorami fantastici grazie alle lievi ondulazioni di un paesaggio mai piatto e mai noioso, in cui spesso il bosco si dirada cedendo ampi spazi alla campagna coltivata a cereali ed alle numerose grandi fattorie in legno dipinte di rosso cupo, costruite sul limitare della foresta. Dopo essere partiti con un cielo coperto purtroppo il meteo peggiora: inizia a piovere, prima poco, poi sempre più forte. Ci fermiamo a Rauma e restiamo in camper per l’intero pomeriggio a causa della pioggia battente.
Martedì 29 agosto - Grazie alle condizioni meteo più favorevoli usciamo a piedi alla scoperta di Rauma, città fondata nel 1442 in cui si sono conservati in ottime condizioni magnifici edifici in legno tuttora abitati o utilizzati per fini commerciali. Camminando per le vie del vecchio borgo ci sembra di essere tornati indietro nel tempo, tra case di legno dipinte in tenui tinte pastello e grandi cancelli ornamentali che si aprono ancora su vie lastricate o in acciottolato collegate tra loro da strette traverse sterrate. E’ grazie agli splendidi palazzi pubblici ed ai circa seicento edifici tutt’ora abitati, che Rauma, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, è considerata la più grande città in legno dei paesi nordici. Ci rechiamo nella piazza del mercato, il cuore del vecchio borgo, con al centro un piccolo mercato di prodotti agricoli locali ed ai lati il Raatihuone, edificio barocco del 1776 antica sede del municipio, per proseguire con la visita alla chiesa di Santa Croce, eretta in granito nel tardo quattrocento come monastero francescano e divenuta in seguito luterana ma che tuttora conserva all'interno, affreschi realizzati durante il periodo cattolico. Dopo aver a lungo passeggiato per le vie di Vanha Rauma ammirando gli storici edifici, facciamo ritorno al camper, senza però tralasciare una visita al monumento di Nyplääjä eretto per omaggiare una secolare tradizione artigianale locale: la lavorazione del pizzo e dei merletti a tombolo. Ripartiamo alla volta di Pori; breve deviazione al caratteristico faro di Kallo e quindi percorrendo la 11, bella strada che si snoda con leggeri saliscendi tra i laghi, ci dirigiamo a Tampere, la terza città del paese costruita sullo stretto istmo che separa i laghi Näsijärvi e Pyhäjärvi. Iniziamo la visita al centro storico della città dal parco Kostipuisto situato lungo le rive del canale Tammerkoski. Qui nel XVIII° secolo si insediarono le prime officine artigiane a cui seguirono nel secolo successivo le industrie; il paesaggio urbano attorno alla diga, al canale, alle rapide, costituito da ciminiere e stabilimenti in mattoni rossi, assunse i connotati attuali. Oggi le vecchie cartiere, le industrie tessili e meccaniche, hanno lasciato spazio ad uffici, esercizi commerciali, bar e ristoranti e l'enorme complesso delle Filature Finlayson, è diventato il cuore di attività pubbliche e private in cui archeologia industriale ed architettura moderna si sono fuse in perfetta armonia. E’ poi la volta della visita alla Cattedrale luterana, costruita in pietra agli inizi del 1900, assai caratteristica per la pala dell’altare opera di Magnus Enckell e per gli affreschi alle pareti dipinti da Hugo Simberg, opere sorprendenti ed assai controverse all’epoca della loro realizzazione ed oggi considerate capolavori della pittura simbolista finlandese. Quindi attraverso il parco Nasinpuisto da cui si gode una splendida vista sul lago Näsijärvi ci rechiamo alla chiesa di Alessandro, la cui architettura ricorda lo stile neogotico e che divenne la chiesa principale di Tampere quando i lavori di costruzione furono completati nel 1881. Ci rimettiamo in viaggio; percorrendo le strade 9, 58 e 23 attraversiamo aree agricole con estesi campi in cui il grano è già stato tagliato; è sera quando decidiamo di fermarci per la notte sulle rive del lago Jämsänvesi nei pressi del villaggio di Petäjävesi.
Mercoledì 30 agosto - Alle 8.45 con la nebbia che lentamente si alza dalle placide acque del lago ci incamminiamo per raggiungere la vicina vecchia chiesa di Petäjävesi, eretta nel 1763 utilizzando legno grezzo, dai contadini della regione. Solo più tardi vennero aggiunti al corpo esistente, il campanile ed il passaggio che lo unisce alla navata. Pur molto semplice è nel contempo bella e particolare, sia per il campanile in facciata sia per il luogo in cui è stata eretta, sulle rive del lago Jämsänvesi, semi-nascosta dagli alberi ed attorniata da un piccolo cimitero che le conferisce un aspetto più intimo e raccolto. Terminata la visita, ci rimettiamo in viaggio proseguendo dapprima sulla strada 23 che percorriamo fino a Tyvaskyla e poi lungo la strada E63. Siamo nel cuore della regione dei laghi, zona paesaggisticamente molto bella, dove piccoli e grandi bacini lacustri dalla forma irregolare con baie e promontori sui quali spesso si vedono tra la scarsa vegetazione, capanni in legno rosso cupo con accanto un piccolo pontile ed una barca, si susseguono in continuazione tra immense pinete e qualche sperduto cascinale. Ci fermiamo a Kuopio, città immersa in una magnifica natura sulle sponde del lago Kallavesi. Con una piacevole camminata ci rechiamo a vedere dapprima la chiesa ortodossa di San Nicola, eretta in mattoni rossi che però troviamo chiusa, per spostarci quindi alla Tuomiokirko, cattedrale luterana neoclassica costruita in pietra nel 1815, dall’interno semplice e spoglio. In ultimo, visitiamo la piazza del mercato, Kauppatori, dove si trova un caratteristico edificio in stile liberty costruito nel 1902 su progetto di Johan Strömberg che ha sempre ospitato il mercato coperto e che, tuttora in funzione, ospita al suo interno, negozi per la vendita di carne, formaggi, salumi e pesce. Ripartiamo proseguendo lungo la E63 e dopo aver attraversato Lapinlathi, Iisalmi, Kajaani e Ristijarvi, saliamo sulla collina che ospita la stazione sciistica di Saukkovaara. Un posto stupendo estremamente panoramico, dove lo sguardo spazia sui laghi e sulle foreste sottostanti; a noi regala anche un fantastico tramonto grazie ad un sole rosso infuocato che in lontananza buca la coltre di nubi.
Giovedì 31 agosto - Ritornati sulla E63, ci dirigiamo verso Suomussalmi per fermarci, poco oltre, nei pressi del borgo di Kapyla. Qui, lungo la strada nazionale si trova un’opera creata nel 1988, dall’artista e coreografo locale Reijo Kela che dopo essere stata originariamente installata in un campo di Helsinki, è stata spostata nella campagna di Kapyla nel 1994. Si tratta di “The silent people”. Non si conosce che significato abbia voluto dare l’autore alla propria opera anche se è pensiero comune che queste figure evochino i caduti di una feroce battaglia, avvenuta durante la Guerra d’Inverno tra i finlandesi e la Russia sovietica. Viste da lontano hanno le sembianze di persone immobili, in realtà sono mille spaventapasseri vestiti con abiti usati che hanno una zolla di terra per testa. E’ arduo definirla un’espressione artistica ma sicuramente è un’opera strana e per certi versi inquietante, non particolarmente bella ma utile per interrompere il lungo viaggio verso nord. Con il meteo in costante peggioramento ci dirigiamo verso il parco nazionale di Hossa ma a causa della pioggia divenuta incessante decidiamo di proseguire e lasciare visita e i relativi trekking al viaggio di ritorno, condizioni meteo permettendo. Ci fermiamo a Kuusamo, cittadina della Lapponia meridionale vicinissima al confine russo, per poi proseguire verso Vuotunki e Kuntijarvi lungo strade secondarie. Dobbiamo raggiungere con una fangosa strada sterrata il meeting-point di Karhu-Kuusamo, organizzazione che ha installato nella foresta nei pressi del confine russo, dei capanni di osservazione dove con un po’ di fortuna è possibile osservare gli orsi bruni nel loro habitat naturale. Abbiamo prenotato una visita ad un capanno che si trova a ridosso di un piccolo stagno dove solitamente nel periodo estivo gli orsi amano bagnarsi. Pur essendo in un’area collegata al Parco nazionale russo di Paanajärv dove gli orsi sono numerosi, noi di fortuna ne abbiamo poca; vediamo infatti un solo orso, un maschio adulto ed alle 19.30, dopo quasi quattro ore di attesa lasciamo il capanno d’osservazione e con una breve camminata nel bosco fradicio di pioggia, facciamo ritorno al camper per dirigerci ad uno dei parcheggi della stazione di sport invernali di Rukatunturi.
Venerdì 1 settembre - Scendiamo a Ruka per riprendere la E63 e proseguire tra boschi e laghi verso Kemijarvi, la prima cittadina lappone che incrociamo sulla nostra strada. Una breve sosta nei pressi del bivio per il lago di Suomu poco oltre Tonkopuro, per le foto di rito al monumento che indica l’attraversamento del Circolo Polare Artico ed oltrepassata Pelkosenniemi raggiungiamo Sodankyla. Vorremmo visitare la chiesa lignea circondata da un piccolo cimitero costruita nel 1600 sulle rive del fiume Kitinen; purtroppo scopriamo che non è attualmente aperta ai visitatori e così non ci resta che proseguire fino a Tankavaara per una sosta al museo dell’oro. Essendo le 17 è già chiuso. Ne approfittiamo per fare un giro per il villaggio trasformato ormai in una attrazione turistico-commerciale senza più quell’aura di originalità che aveva questa zona mineraria sfruttata alla fine dell’ottocento sulla scia della febbre dell’oro e terminiamo la giornata spostandoci a Saariselka, località turistica invernale. Per la notte saliamo al parcheggio sulla collina Kaunispaantie punto di arrivo degli impianti sciistici dalla quale si dovrebbe avere una vista panoramica a trecentosessanta gradi. Purtroppo continua a piovere; intorno a noi solo una fitta coltre nebbiosa e nuvole basse.
Sabato 2 settembre - Sempre avvolti dalla nebbia e dalle nuvole lasciamo il punto panoramico di Saariselka senza alcuna speranza di poter ammirare il paesaggio circostante; riprendiamo la E75 ed oltrepassata Ivalo raggiungiamo Inari, cittadina sulle rive del lago omonimo, il terzo più grande della Finlandia, nel cuore della Lapponia settentrionale e centro della cultura Sami. Grazie alle buone condizioni meteo odierne, decidiamo di effettuare il trekking che attraverso i boschi, costeggiando laghi e fiumi porta alla antica chiesa di Pielpajarvi. Costruita in legno a metà del 1700 è molto caratteristica grazie anche alla posizione in mezzo alla foresta; la si raggiunge percorrendo un sentiero facile, quasi sempre in piano, ma disagevole e che richiede un poco di attenzione per la continua presenza di radici e sassi ricoperti di muschi e licheni sempre molto sdrucciolevoli soprattutto quando bagnati. Soddisfatti della piacevole camminata di oltre nove chilometri sempre circondati da una natura fantastica, rientriamo al camper per spostarci al Siida, museo dedicato alla vita, alla storia ed alla cultura della popolazione Sami. Molto bello ed estremamente interessante ha un’area espositiva interna in cui è possibile sia ammirare costumi, abiti ed oggetti della cultura Sami, anche del passato, sia apprendere le caratteristiche di flora e fauna dell’intera regione. Una vasta area all’aperto permette invece di vedere come vivevano le popolazioni lapponi nei secoli passati, come si sostentavano grazie alle attività di caccia e pesca e come si adattavano al rigido clima di queste latitudini. Al termine della visita, proviamo a recarci alla Saamekirko che però possiamo vedere solo dall’esterno essendo anche questa chiesa aperta solo in occasione delle funzioni. Ci rimettiamo in viaggio dapprima sulla strada 4 poi sulla 92 in direzione di Sevettijarvi ed in un susseguirsi di bacini e corsi d’acqua proseguiamo fino al lago di Mikkalijarvi.
Domenica 3 settembre - Siamo ormai prossimi a lasciare il Lappland e di conseguenza la Finlandia, per entrare nella regione più settentrionale della Norvegia: il Finnmark. Qualche chilometro lungo la strada 92 e siamo il valico di frontiera: una casa isolata senza che qualcuno sia presente per eventuali controlli. Proseguiamo alla volta di Neiden e seguendo la strada E6 ci dirigiamo verso Varagerbotn.
Il resoconto da domenica 3 a giovedì 21 settembre si trova nella sezione
Norvegia
Venerdì 22 settembre - Sotto la pioggia lasciamo il fiordo di Rombaken per dirigerci alla E10, importante via di transito tra Norvegia e Svezia. Dopo una lunga e progressiva salita verso il valico montano di Bjornfjell entriamo in territorio svedese e sotto una pioggia battente attraversiamo i suggestivi paesaggi svedesi già nella loro veste invernale per la neve che abbondante è caduta nei giorni scorsi. Oltrepassate Abisko e la città mineraria di Kiruna, rientriamo nuovamente in Finlandia; percorriamo la strada 21, che tocca le cittadine di Kaaresuando, Palojoensuu ed Enontekiö, e dopo una breve sosta al villaggio lappone, popolato dai Sami, di Hetta, raggiungiamo il parco nazionale di Pallas-Yllästunturi dove concludiamo una giornata dedicata interamente ad un lungo trasferimento.
Sabato 23 settembre - Proseguiamo il nostro cammino verso sud in questo remoto angolo di Lapponia, tra selvaggi paesaggi incontaminati in cui sono la tundra, terreno di pascolo per le renne, e le basse colline con gli alberi che sfoggiano gli splendidi colori della ruska a regalarci stupende vedute. Percorrendo le strade 957, 79 e 940 raggiungiamo i villaggi Sami di Akaslompolo e Kittilä, borghi interamente ricostruiti dopo la seconda guerra mondiale a causa della distruzione perpetrata nel territorio artico dalle truppe tedesche. Proseguiamo lungo le strade 80 e 79 ed oltrepassata Rovaniemi, moderno capoluogo della Lapponia, raggiungiamo alla periferia della città, il punto in cui passa la linea convenzionale che delimita il territorio del Circolo Polare Artico - Napapiiri in finlandese - e che ospita il villaggio di Babbo Natale, area estremamente turistica e commerciale, costituita da un museo sulle tradizioni del Natale nel mondo, dall'ufficio postale di Santa Claus e da tanti negozi di souvenir a tema natalizio, bar e ristoranti. Un posto sicuramente coinvolgente per i bambini, ma che a noi non è piaciuto. Ora, non ci resta che proseguire sulla strada 4 e raggiungere Tervola, minuscolo borgo sulle rive del fiume Kemijoki, dove ci fermiamo per la notte.
Domenica 24 settembre - Ci spostiamo a Kukkola per vedere le caratteristiche passerelle in legno che si protendono sulle rapide del fiume Torne utilizzate dai pescatori locali per la cattura di coregoni e salmoni nella stagione in cui i salmoni risalgono il fiume per andare a deporre le uova. Pesca che viene fatta con delle reti fissati a lunghe pertiche; in questo periodo le passerelle vengono invece utilizzate per un altro tipo di pesca fatta con particolari nasse che fissate alla struttura delle passerelle, consentono la cattura delle lamprede, pesce della zona, del tutto simile all’anguilla. Proseguiamo quindi sulla strada 21 fino a Tornio ed oltrepassate le cittadine di Keminmaa, Ranua, e Posio, raggiungiamo il parco nazionale di Riisitunturi. Grazie alla clemenza del meteo, nel tardo pomeriggio possiamo dedicarci ad un trekking all'interno del parco, completando il sentiero "Riisin rääpäsy", un percorso non impegnativo che attraverso splendidi paesaggi tra pini e specchi d’acqua ci ha condotto sulla sommità del monte Riisitunturi (465 mt.). Ripreso il camper percorrendo strade secondarie ci portiamo Juuma, località nelle immediate vicinanze del parco nazionale di Oulanka.
Lunedì 25 settembre - Da Juuma ci spostiamo al parcheggio del vicino parco nazionale di Oulanka. Istituito nel 1956, si estende lungo il confine con la Russia offrendo una diversità paesaggistica davvero sorprendente. Qui la natura regna sovrana in un alternarsi di canyon spettacolari, rocce a strapiombo, cascate che interrompono il corso di fiumi ora impetuosi, ora calmi e tortuosi e dove numerose sono anche le specie animali presenti, essendo questi territori selvaggi, habitat naturale di grandi mammiferi come l'orso bruno, il ghiottone ed il lupo. Decidiamo di percorrere uno degli itinerari escursionistici più famosi e frequentati, il Pienikarhunkierros, il piccolo sentiero dell'Orso, un percorso ad anello di circa dodici chilometri, che si snoda in un continuo saliscendi nella foresta tra abeti rossi, pini e betulle, con ponti tibetani sospesi e passerelle di legno su cui in alcuni tratti si cammina per salvaguardare il sottobosco costituito da un fitto tappeto di piante di mirtillo fra cui cresce un'incredibile varietà di funghi. Nel tardo pomeriggio, riprendiamo il camper e passando per le località sciistiche di Ruka e Kuusamo, ci dirigiamo al parcheggio del parco nazionale di Hossa, nostra meta per la notte.
Martedì 26 settembre - Purtroppo, il nostro risveglio è accolto da un cielo grigio e tanto per cambiare, da una pioggia battente. Purtroppo le previsioni meteo confermano che, a breve, non sono previsti miglioramenti e pertanto rinunciamo al trekking che avevamo programmato nei boschi del parco nazionale di Hossa e ci rimettiamo in viaggio. Percorriamo in senso contrario la strada sterrata, sassosa e sconnessa, già fatta ieri e percorrendo strade secondarie che attraversano la campagna finlandese e piccoli borghi come Juntusranta, Kuhmo, Nurmes e Juuka, ognuno con le sue case di legno colorate, lasciamo la regione del Kainuu per entrare nella Carelia settentrionale e raggiungere Koli.
Mercoledì 27 settembre - Lasciato il parcheggio sulla strada per Merilänranta ci dirigiamo verso il cuore del parco nazionale di Koli, situato sulla sponda occidentale del lago Pielinen e celebre per una serie di alture che offrono panorami davvero scenografici sul paesaggio lacustre circostante. Dal parcheggio principale, prendiamo la funicolare che ci porta al centro visitatori, punto di partenza dei diversi sentieri; noi scegliamo il percorso che attraverso fitti boschi di conifere porta dapprima al belvedere di Mäkrä e poi, sulla via del ritorno, al punto panoramico più famoso, quello di Ukko-Koli, situato sulla sommità di una collina che a dispetto della modesta altitudine di soli trecentocinquanta metri, è uno dei punti migliori per ammirare l'intrico di laghi e foreste della Carelia. Un paesaggio grandioso, purtroppo per noi, rovinato dalla foschia e dalle nubi basse che stendendo un velo grigio, smorza i colori e limita la vista sul lago Pielinen e sulle innumerevoli isole. Ripreso il camper, seguiamo la strada 504, per proseguire verso sud e passando per Joensuu, capoluogo della regione, raggiungiamo Savonranta.
Giovedì 28 settembre - Dopo aver iniziato la giornata con una piacevole passeggiata in riva al lago e tra le abitazioni del piccolo villaggio di Savonranta, ci rimettiamo in viaggio. Utilizzando le strade 474 e 71, ci dirigiamo a Kerimäki per vedere al centro del borgo, la chiesa in legno più grande del mondo, un edificio davvero imponente, costruito tra il 1842 e il 1848, con una grande cupola rivestita in rame ed un campanile staccato dal corpo principale, in grado di ospitare tremila persone, una capienza sbalorditiva per sia l'epoca che per il luogo. Proseguendo dapprima sulla 4794 e poi sulla statale 14, raggiungiamo Punkaharju, lungo e stretto istmo morenico formatosi dopo l'ultima glaciazione, ricoperto da fitti boschi di conifere, che serpeggia tra le acque dei laghi circostanti, creando un paesaggio affascinante che ci godiamo effettuando una bella passeggiata tra i boschi, dopo aver lasciato il camper vicino al monumento dedicato al poeta Runeberg. Nel pomeriggio, ripartiamo proseguendo nuovamente lungo la strada 14, ma facendo una breve deviazione al piccolo villaggio di Putikko sorto attorno ad una delle più grandi segherie dell'epoca e dove si trovano colorate case in legno, ben conservate, risalenti alla fine dell'Ottocento. Dopo aver passeggiato per le vie silenziose del villaggio che evocano un tempo passato, raggiungiamo Savonlinna, la principale città della regione dei laghi, cresciuta nei secoli attorno al magnifico castello di Olavinlinna situato strategicamente su un isolotto roccioso nello stretto di Kyrönsalmi ed oggi raggiungibile tramite un ponte mobile. Parcheggiato il camper ci incamminiamo per visitare la parte più antica della città che sorge su un'isola in una posizione incredibilmente pittoresca, stretta tra due corsi d'acqua. Passeggiamo per le vie, ammirando gli edifici storici, per poi raggiungere il maestoso castello medioevale, la cui costruzione iniziò nel 1475 per volere del cavaliere danese Erik Axelsson Tott, che intendeva erigere una potente fortezza per proteggere i confini dell'allora impero svedese dalle mire russe.
Venerdì 29 settembre - Lasciamo Savonlinna avvolti da nuvole basse e banchi di nebbia che rendono l'atmosfera ovattata e proseguendo lungo la statale 14 prima, e su strade secondarie (435, 438, 62) poi, arriviamo al bivio con la 14877, strada sterrata che conduce al punto di partenza del sentiero che inoltrandosi nel bosco, porta a Kummakivi, enorme masso erratico rimasto incredibilmente in bilico su un'altra roccia dalla superficie arrotondata. Dopo aver ammirato questo strano equilibrio, facciamo un piacevole giro ad anello nella foresta circostante, prima di ripartire e riprendere la strada 62, conosciuta anche come Lietvesi Scenic Road. Il percorso si snoda attraverso un paesaggio lacustre spettacolare, tra stretti istmi e ponti che collegano una miriade di isolotti rocciosi ricoperti di boschi, in uno dei tratti stradali più belli della Finlandia. Proseguiamo verso sud, attraversiamo Anttola e seguendo un susseguirsi di strade minori raggiungiamo Verla, un minuscolo villaggio immerso nella quiete della campagna finlandese. Arriviamo verso le 17.30; il cielo è molto scuro e minaccioso, anche se non piove. Il museo è già chiuso, ma ne approfittiamo per fare un giro attorno alla villa padronale, alla storica fabbrica specializzata nella lavorazione del legno e nella produzione di cartone ed alle varie costruzioni in legno che compongono il sito, patrimonio Unesco. Qui era attivo un insediamento industriale ottocentesco, ricostruito in mattoni dopo un incendio nel 1872, rimasto in attività fino al 1964. Interessantissima la visita che permette di vedere gli ambienti in cui sono conservati i macchinari originali dell’epoca utilizzati per la produzione di fogli di cartone. Ma anche l'ambiente circostante è magnifico: il fiume che forniva energia, il lago, la villa e le semplici abitazioni in legno delle maestranze creano un insieme perfettamente conservato.
Sabato 30 settembre - Attendiamo pazientemente in camper fino alle 10.45, orario di apertura della biglietteria del Museo della fabbrica di cartone di Verla ed alle 11 iniziamo la visita guidata della durata di circa un’ora all’interno del vecchio stabilimento, rimasto praticamente intatto dal giorno della cessazione dell’attività avvenuta nel 1964. Seguiamo l'intero processo produttivo: dall'ingresso dei tronchi di abete, alla loro trasformazione attraverso macchinari originali a vapore e ad acqua, al prodotto finito, fogli di spesso cartone nel formato standard di 70x100 cm., pronti per essere imballati e spediti. Una visita estremamente interessante grazie all’esposizione dell'attrezzatura originale: i macchinari mossi da vecchie cinghie di trasmissione, gli uffici polverosi, i carrelli su rotaia per spostare i materiali durante la lavorazione, gli essiccatoi. E' come fare un salto indietro nel tempo, in uno stabilimento che è un vero gioiello di archeologia industriale. Dopo aver pranzato, ci rimettiamo in viaggio e dopo essere passati per Jaala e Vierumäki, raggiungiamo Lahti; parcheggiato il camper, ci rechiamo nel centro della città, dove visitiamo una deserta piazza del mercato, ammiriamo la particolare Ristinkirkko (Chiesa della Croce) progettata dal celebre architetto Alvar Aalto e nella zona portuale, la Sibeliustalo (Sala Sibelius), un moderno e scenografico auditorium costruito in legno e vetro sulle rive del lago. Nel tardo pomeriggio, riprendiamo la strada per l'ultima meta della giornata: Porvoo, una delle più antiche e affascinanti città della Finlandia.
Domenica 1 ottobre - A piedi raggiungiamo il celebre centro storico di Porvoo che ha conservato in modo straordinario l’aspetto dei secoli passati e camminando lungo il fiume Porvoonjoki, possiamo vedere i magazzini in legno rosso ocra, un tempo utilizzati per lo stoccaggio delle merci ed oggi simbolo della città, riconvertiti in negozi ed esercizi pubblici. Ci addentriamo nel dedalo di vie acciottolate lungo cui sorgono le colorate case in legno, l'antico municipio, uno dei pochi edifici in pietra del quartiere storico che oggi ospita un museo, e la Cattedrale gotica, eretta alla fine del XIII° secolo, che domina il borgo dall'alto della collina. Lasciata Porvoo e ci dirigiamo ad Helsinki, la capitale finlandese, fondata nel 1550 per ordine del re di Svezia Gustav Vasa, con il nome di Helsingfors. Parcheggiato il camper sulla penisola di Katajanokka, iniziamo la visita della città dalla cattedrale ortodossa Uspenski, la Cattedrale della Dormizione. Costruita in mattoni rossi su una collina, domina il porto con le tredici cupole dorate a forma di bulbo, testimonianza evidente della forte influenza russa nella storia finlandese. Dopo averne visitato l'interno riccamente decorato, scendiamo verso piazza del Senato (Senaatintori) oggi animata dalle bancarelle di un mercato alimentare internazionale, che contrasta con la solennità degli edifici circostanti. Su tutti l'imponente cattedrale luterana (Tuomiokirkko), un capolavoro neoclassico in marmo bianco, preceduta da una ripida scalinata. Eretta a partire dal 1830 in onore dello zar Nicola I, Granduca di Finlandia, fu originariamente intitolata a San Nicola, per poi diventare semplicemente la Chiesa Grande dopo l'indipendenza del 1917. Ammiriamo anche gli altri edifici neoclassici che circondano la piazza: il Palazzo del Governo, l'Università e dirigendoci verso la stazione ferroviaria, notevole esempio di architettura in stile art nouveau, transitiamo davanti al Palazzo degli Stati. In ultimo raggiungiamo la vivace zona del porto che si affaccia su Kauppatori, la piazza del Mercato, dove si trova il vecchio mercato coperto, elegante edificio in mattoni che oggi ospita oltre a bancarelle di prodotti alimentari tipici, anche bar e ristoranti. Sulla piazza del mercato, è in corso anche la tradizionale fiera dell'Aringa, manifestazione dove, oltre a curiosare tra bancarelle di artigianato e prodotti locali, si può assaggiare pesce fresco cucinato al momento.
Lunedì 2 ottobre - Anche la giornata odierna è dedicata alla scoperta di Helsinki. Iniziamo attraversando nuovamente la penisola di Katajanokka, dove notiamo come i vecchi magazzini portuali, i docks, siano stati trasformati in ristoranti e locali alla moda. Rivediamo la cattedrale Uspenski e raggiungiamo nuovamente piazza del Mercato dove la fiera dell'Aringa sta lentamente prendendo vita. Attraversando il parco fiancheggiato da negozi e caffè storici di viale Esplanadi, raggiungiamo la chiesa più antica di Helsinki - Vanha kirko - e la storica pasticceria Ekberg, fondata nel 1852. La meta della mattinata è però la Temppeliaukion kirkko, meglio conosciuta come la Chiesa nella Roccia, progettata da Timo e Tuomo Suomalainen. Completata nel 1969, è uno dei principali luoghi di interesse della capitale essendo stata scavata nella roccia e coperta da una grande cupola rivestita da un cavo di rame lungo ventitre chilometri avvolto a spirale. Entrando, si rimane colpiti dalle pareti di roccia viva illuminate dalla luce che filtra dalle vetrate e dall'acustica eccezionale; abbiamo la fortuna di assistere ad un concerto di solo pianoforte, che ci ha permesso di apprezzare la purezza del suono in un ambiente insolito e suggestivo. Nel pomeriggio, scendiamo nuovamente verso il porto e passando per la stazione ferroviaria, per la piazza del Senato, dominata dalla cattedrale e dal Palazzo del Governo, raggiungiamo il molo da cui parte il traghetto che in una quindicina di minuti porta a Suomenlinna, fortezza marina edificata su un arcipelago di sei isole al largo di Helsinki. Iniziamo la nostra visita esplorando le isole più piccole, Pikku Mustasaari e Länsi-Mustasaari, dove si trovano alcuni bunker militari e storiche caserme. Tornati sull'isola principale, Iso Mustasaari, passiamo accanto al vecchio bacino di carenaggio, ancora oggi utilizzato per la riparazione di imbarcazioni storiche e proseguendo lungo i bastioni, raggiungiamo le batterie di cannoni posti sulla punta meridionale dell'isola e la famosa Porta del Re, simbolo della fortezza. Sulla via del ritorno verso l'imbarco del traghetto, diamo un'occhiata al sottomarino Vesikko, un pezzo di storia navale finlandese, e alla chiesa di Suomenlinna, che funge anche da faro. Ritornati a Kauppatori, nel recarci a Katajanokka passiamo accanto al molo dove sono attraccate le imponenti navi rompighiaccio, alla fonda durante il periodo estivo. Decidiamo anche di cambiare parcheggio e di attraversare la città, per avvicinarci al terminal ovest, dove domani mattina ci imbarcheremo sul traghetto per Tallinn.
Martedì 3 ottobre - Alle 7.45 lasciamo il parcheggio e in pochi minuti siamo al terminal della Eckerö Line per il check-in. Un’ora di attesa ed alle 8.45 lasciamo la penisola scandinava; con il mare calmo vicino alla costa ed un poco più mosso al largo, accompagnati da due orchestre di giovani musicisti che suonano per l'intero tragitto, attraversiamo il golfo di Finlandia ed alle 11 attracchiamo nel porto di Tallinn. Inizia ora il lungo viaggio di rientro verso casa. Da Tallinn imbocchiamo l'autostrada 2 per raggiungere Imavere dove deviamo per Viljandi, ed oltrepassata Karksi-Nuia lasciamo l'Estonia per entrare in territorio lettone. Passiamo da Valmiera e da Sigulda - famosa per i suoi castelli, visitati in un precedente viaggio nelle Repubbliche Baltiche - ed aggirate Riga ed Olaine, in serata giungiamo a Ozolnieki, località a sud di Jelgava, dove ci fermiamo dopo una lunga giornata di guida.
Mercoledì 4 ottobre - Proseguendo verso sud lasciamo la Lettonia per entrare in Lituania e dopo aver attraversato le cittadine di Šiauliai, Jurbarkas e Marijampole nel pomeriggio varchiamo un altro confine, quello con la Polonia. Attraversiamo Suwalki, Elk e in susseguirsi di tratti in autostrada e tratti sulla viabilità ordinaria raggiungiamo Lomza.
Giovedì 5 ottobre - Lasciata Lomza ed imboccata la comoda superstrada S8, superiamo Varsavia e Lódz, per arrivare nel pomeriggio a Wroclaw (Breslavia), affascinante capoluogo della Bassa Slesia. Parcheggiato il camper, pur essendo tardo pomeriggio, facciamo un giro a piedi per una prima presa di contatto con la città; attraversiamo il ponte Piaskowy che attraversa un braccio del fiume Oder e ci ritroviamo sull'isola di Piasek. Diamo uno sguardo alla chiesa gotica di Nostra Signora sulla Sabbia, per poi attraversare un altro ponte in ferro, il suggestivo Ponte Tumski, che ci conduce nella parte più antica della città: Ostrów Tumski, l’isola della Cattedrale. In piazza Koscielny, ammiriamo le sagome gotiche della Collegiata di Santa Croce e della cattedrale di San Giovanni Battista, entrambe costruite tra il XIII° e il XIV° secolo. Da Ostrów Tumski ci dirigiamo verso il cuore della città: il Rynek, la piazza del Mercato, una delle piazze medievali più grandi d'Europa, al centro della quale sorge, isolato ed imponente, il Ratusz, l'antico municipio, che rappresenta uno dei più significativi esempi dell'architettura gotica in Polonia, con la sua facciata riccamente decorata e la Torre dell'orologio. Tutt'intorno alla piazza si affacciano altri splendidi palazzi borghesi, molti dei quali portano nomi legati agli stemmi o alle decorazioni presenti sulla facciata, come il palazzo dei Sette Elettori e il palazzo del Sole d'Oro. Diamo un'occhiata anche all'adiacente Plac Solny, la piazza del Sale, oggi sede del mercato dei fiori.
Venerdì 6 ottobre - Dedichiamo la mattinata ad un'ulteriore visita del centro storico e torniamo verso il fiume Oder, passeggiando per le isole più piccole situate nell'ansa del fiume, come l'isola Slodowa e l'isola Mlynska, oggi trasformate in piacevoli aree verdi. Passiamo nuovamente sui ponti Piaskowy e Tumski ed attraversata Ostrów Tumski, ritorniamo nella piazza del Mercato, prestando questa volta attenzione ad una particolarità di Wroclaw: i krasnale, piccole e curiose statuine in bronzo raffiguranti gnomi impegnati nelle più svariate attività, che spuntano un po' ovunque nel centro storico. Ci dirigiamo verso via Jatki, conosciuta come la via delle antiche Macellerie, dove un tempo si trovavano le bancarelle dei macellai e che oggi ospita gallerie d'arte ed un singolare monumento bronzeo dedicato agli animali da macello. Proseguendo nel nostro giro, raggiungiamo l'incrocio tra le vie Swidnicka e Pilsudskiego dove è stato collocato un monumento molto particolare composto da quattordici statue in bronzo a grandezza naturale che sembrano emergere dal marciapiede su un lato della strada e sprofondare nel marciapiede sull'altro. E' il Monumento del passante anonimo, opera dell’artista polacco Jerzy Kalina, che venne installato nel 2005, in occasione dell’ anniversario dell’introduzione in Polonia della legge marziale e vuole onorare la memoria dei molti cittadini scomparsi nel periodo in cui era al potere il generale Jaruzelski. Nel primo pomeriggio, salutiamo Wroclaw e ci rimettiamo in viaggio. Seguiamo la statale 94 e passando per Sroda Slaska, Legnica e Boleslawiec, raggiungiamo Görlitz, dove attraversiamo la frontiera entrando nella regione tedesca della Sassonia. Utilizzando l'autostrada A4, passiamo Bautzen per fermarci un poco più avanti nel borgo di Rammenau.
Sabato 7 ottobre - Dedichiamo la mattinata alla visita del castello di Rammenau, elegante complesso con una armoniosa corte interna, costruito a partire dal 1720 e considerato uno dei più bei esempi di residenza di campagna in stile barocco della Sassonia. Dopo questa interessante pausa, in un tranquillo borgo di campagna, rientriamo in autostrada (A4) e superata Dresda, proseguiamo verso sud-ovest per raggiungere Norimberga e Memmingen. Attraversiamo il confine con l'Austria nei pressi di Bregenz e dopo un ultimo breve tratto ci fermiamo a Lustenau.
Domenica 8 ottobre - L'ultimo atto di questo lungo viaggio inizia da Lustenau, in Austria, quasi al confine con la frontiera svizzera che varchiamo per puntare verso Chur. Oltrepassiamo il passo del San Bernardino che segna il passaggio dalle valli di lingua tedesca alla Svizzera italiana e raggiunta Locarno, rientriamo in Italia dal valico di frontiera di Cannobio; un’ora di strada e siamo a casa.
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