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Centinaia di chilometri di spiagge semideserte, palme lambite dal mare, sabbia
candida, lagune trasparenti, vegetazione esuberante ed una città coloniale ricca di chiese e palazzi cinquecenteschi rimasti
a testimoniare l'importanza dell'isola per i conquistadores spagnoli; questo è la Repubblica Dominicana.
Il resoconto da sabato 27 dicembre a sabato 3 gennaio, si trova nella sezione
Haiti.
Domenica 4 gennaio - Dopo una mattinata di tutto relax in piscina, lasciamo
Cap Haitien. Ritorniamo a Port au Prince, dove all'aeroporto "Duvalier" riconsegnata la vettura, attendiamo il volo Pan Am, in arrivo da Miami.
Mezz'ora di volo, e siamo nuovamente all'aeroporto "Las Americas" di Santo Domingo.
Lunedì 5 gennaio - Non essendo riusciti a prenotare una vettura, decidiamo di recarci di persona
alla Hertz in Avenue Lincoln, per vedere se qualche auto già prenotata non si sia resa disponibile. La situazione non è cambiata e l'unica vettura che ci
possono noleggiare è una Datsun Violet che si presenta in condizioni molto precarie. Non avendo alternative, optiamo per il noleggio; vista la precarietà
del mezzo decidiamo di partire subito per il giro che abbiamo programmato lasciando la visita di Santo Domingo e dintorni, come ultima tappa prima
del trasferimento a Miami. Percorrendo la strada che conduce verso Puerto Plata constatiamo come il paesaggio sia completamente diverso da quello visto
ad Haiti, la vegetazione molto più lussureggiante è inframmezzata da estesissime piantagioni di canna da zucchero. A San Francesco Macoris, ci immettiamo
sulla strada che conduce alle celebrate spiagge della penisola di Samanà; improvvisamente ci sembra di essere ritornati sulla costa meridionale
di Haiti, anche se molto più turisticizzata. Ovunque bellissime spiagge semi-deserte, con le palme che vengono lambite dal mare; giungiamo a Las Galeras,
un posto idilliaco, dove però stanno iniziando la costruzione di un immenso villaggio turistico e dove termina la strada.
Martedì 6 gennaio - Al momento di ripartire da Samanà, il primo inconveniente alla vettura; non
si apre più il bagagliaio, a causa probabilmente di un precedente incidente, le cui tracce sono evidenti nella parte posteriore della vettura. Siamo
diretti a Puerto Plata, ed essendoci presso il locale aeroporto una delegazione Hertz, proveremo a chiedere la sostituzione del mezzo.
Prima però decidiamo
di recarci a Portillo beach, località dove la RAI ha girato lo sceneggiato "Cristoforo Colombo". La strada in terra battuta è fatale alla Datsun Violet,
quando dopo una sosta facciamo per ripartire, ci troviamo con la batteria caduta dal suo alloggiamento nel vano motore ed il motorino d'avviamento anch'esso
a penzoloni con la staffa di supporto rotta. Dopo una riparazione di fortuna, effettuata con l'aiuto di alcuni ragazzi del posto, ci godiamo le bellissime
spiagge di El Portillo e las Terrenas. Prima di sera siamo all'aeroporto di Puerto Plata, all'addetto dell'ufficio Hertz, sembra impossibile che la società
possegga vetture così malconce; dopo aver visionato il contratto di noleggio, ci sostituisce subito la vettura con un'altra Datsun Violet a cambio
automatico semi-nuova; d'ora in poi non avremo più problemi.
Mercoledì 7 gennaio - Trascorriamo la mattina per le vie di Puerto Plata, cittadina dalle numerose
case in legno in stile gingerbread; vorremmo salire anche al Pico Isabel de Torre ma la funivia è in riparazione e la strada è percorribile solo in
fuoristrada. Riprendiamo pertanto il viaggio sulla strada che attraverso Santiago de los Caballeros e Vega porta a
Santo Domingo tagliando perpendicolarmente l'isola attraverso uno splendido scenario di vallate e montagne tropicali. Siamo diretti a La Romana, dove si trova
il più grosso complesso turistico della Repubblica Dominicana, Casa de Campo. Visitiamo Altos de Chavon, un villaggio, opera di un architetto italiano,
creato dal nulla sullo stile di un paesino mediterraneo del Cinquecento, e che fa parte del complesso turistico; è il paese degli artisti e nonostante sia molto
artefatto, le case in pietra costruite sulla collina e che dominano la vallata in cui il fiume Chavon scorre in mezzo ad un esteso palmeto, creano un effetto
scenografico spettacolare.
Giovedì 8 gennaio - Siamo quasi al termine del viaggio; rientriamo a
Santo Domingo per dedicare gli ultimi due giorni alla visita della capitale. Città estesissima divisa in due parti ben distinte: quella nuova immensa
con grandi viali alberati ed una periferia di bidonville, e la città vecchia con strade strette ed antichi palazzi spagnoli. Il confine tra le due
città è il Parque Indipendencia, al centro del quale si erge l'Altare della Patria che contiene le spoglie di Duarte, Sanchez e Mella, gli eroi della
guerra contro Haiti. Alloggiamo all'Hotel Comercial situato nei pressi del Parque Colon (parco Cristoforo Colombo), in cui si trova il monumento al navigatore
genovese le cui spoglie riposano nella Cattedrale di Santa Maria la Menor. Passeggiamo per calle Padre Billini, per El Conde, l'arteria principale della città
vecchia, dove sono concentrati molti palazzi storici; la Fortaleza con la Torre del Homenaje, l'Hostal Nicolas de Ovando, il Pantheon Nacional, il convento
Las Mercedes e l'ospedale San Nicola di Bari. Percorsa calle Las Damas, ci rechiamo a visitare l'Alcazar de Colon e l'Atarazama, un complesso di edifici del
1500; purtroppo molti dei monumenti sono in fase di restauro per i festeggiamenti del cinquecentenario della scoperta dell'America che ricorrerà nel 1992.
Venerdì 9 gennaio - Proseguiamo la visita della città, recandoci al Mercato Modelo, animato mercato
cittadino prima di recarci alle spiagge di Boca Chica e di Juan Dolio dove ci godiamo l'ultimo sole dei Caraibi prima di ritornare all'inverno europeo.
Sabato 10 gennaio - Sveglia di buon ora, per poter riconsegnare l'auto ed imbarcarci sul volo
per Miami dove giungiamo alle 9,30. Rapido controllo doganale e senza perdere tempo siamo alla Hertz, dove ritiriamo la terza vettura del nostro viaggio,
una Chevrolet a cambio automatico. Usciamo dalla zona aeroportuale e ci portiamo in centro; per noi che giungiamo da Haiti, un lembo d'Africa trapiantato in
America centrale e dalla Repubblica Dominicana, anch'essa ben lontana dalla realtà americana, spostarci fra gli alti grattacieli fa un certo
effetto. Il centro cittadino è pressochè deserto; essendo sabato la gente è fuori città per il week end. Ci spostiamo a Miami Beach, con le sue ville ed i
suoi canali, affollata di pensionati che trascorrono l'inverno in Florida e dopo avervi passato l'intera giornata, ritorniamo in aeroporto
dove ci attende il jumbo Pan Am che ci riporterà a Parigi.
Domenica 11 gennaio - Trascorsa la notte in volo alle 8 siamo a Parigi. Ha appena terminato di
nevicare; fa freddo. Avendo il volo di rientro in serata, decidiamo passare la giornata in centro: dopo essere stati in Place de la Concorde, ai giardini
delle Tuileries, ed in Place Vendome, infreddoliti, ritorniamo in aeroporto. Uno splendido tramonto ci accompagna mentre sorvoliamo le Alpi innevate; siamo
proprio giunti al termine del nostro viaggio.
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