È il più antico dei sacri monti italiani, nato nel 1491 da un’idea di Bernardino Caimi, frate francescano che di ritorno da un viaggio in Palestina, pensò di riprodurre a Varallo, quei luoghi per rievocare la vita e la Passione di Cristo; una "nuova Gerusalemme” a beneficio di fedeli e pellegrini che non potevano recarsi in Terra Santa, allora sotto il dominio turco.
Una sacra rappresentazione racchiusa in quarantacinque cappelle, isolate o inserite in architetture più articolate, portata in scena da ottocento statue. Ogni cappella rappresenta un episodio della vita o della Passione di Gesù con complesse scenografie realizzate con affreschi e gruppi di statue lignee o in terracotta dipinta, a grandezza naturale e di forte potenza espressiva, opere di grandi artisti: su tutti, Gaudenzio Ferrari.
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