Brevi soggiorni in Savoia, per cogliere gli aspetti storici, artistici e
paesaggistici di una regione divenuta francese nel 1860 in seguito alla riunificazione del Regno d'Italia. A Chambéry, città austera, dai
tipici tratti piemontesi, con palazzi signorili dalle facciate affrescate a trompe-l'oeil, cortili interni e passaggi coperti, per visitare la
fontana degli Elefanti ed il castello dei Duchi di Savoia, antica residenza sabauda. Ad Annecy, città con suggestivi canali dalle
sponde fiorite, piccoli ponti e palazzi dalle facciate colorate; all'abbazia di Hautecombe, sul lago del Bourget, dove sono inumate le
spoglie dei reali della casa sabauda. Ma la Savoia è anche terra di antichi borghi, di chiese e cappelle barocche, di fortificazioni
militari. Da Bonneval-sur-Arc, nella valle della Maurienne, autentico borgo savoiardo con antiche case in pietra, al Santuario di Notre Dame
di Vernettes a Pesey Nancroix; ai forti dell'Esseillon, cinque fortificazioni che portano i nomi di membri della famiglia dei Savoia, costruite
nel 1800 su uno sperone roccioso che sbarra la valle dell'Arc, per proteggere il Regno di Piemonte. Quattro forti: Maria Cristina; Carlo
Alberto, la cui costruzione non fu mai portata a termine; Carlo Felice, oggi in rovina; Vittorio Emanuele, l'opera più importante dell'intero
complesso che esteso su diversi livelli, poteva accogliere una guarnigione di mille e cinquecento uomini e la ridotta Maria Teresa, l'unica
opera posta sulla riva sinistra del fiume Arc. |